Carriere e impiego presso Assicurazioni Generali SpA

Consulente assicurativo = sfruttamento. Bisognerebbe assicurare ai neo assunti un iter di apprendimento utile a lavorare davvero e soprattutto a non costringerli a inimicarsi parenti e amici con "obiettivi" assurdi. Curioso che una compagnia che millanta numeri e fatturati da capogiro alla fine chieda a dei ragazzi di assicurare da inesperti i propri familiari per poi lasciarli a piedi dopo un paio di mesi.

Ci sono i corsetti online con un tot di ore annue da frequentare. Inutili se poi non puoi mettere in pratica ciò che hai appreso.

La flessibilità di orario che ha il comparto commerciale è una delle poche cose buone. Teoricamente le ore dedicate al lavoro sono libere (a patto di raggiungere gli obiettivi di agenzia) ma in realtà si è spesso sottoposti a "chiamate di controllo " da parte dei referenti commerciali per sapere dove si è o cosa si sta facendo.

Ci sono i corsetti online con un tot di ore annue da frequentare. Inutili se poi non puoi mettere in pratica ciò che hai appreso.

Assumono chiunque sia molto giovane o non abbia grosse alternative, ne sfruttano l’entusiasmo e la carica iniziale convincendolo che non ci sia modo migliore di iniziare se non quello di vendere polizze di ogni genere ai propri parenti, lo piazzano davanti a un telefono aspettando che “scoppi” nel tentativo di realizzare gli obiettivi e infine aspettano che i ragazzi si stanchino e se ne vadano da soli, avendo però prima lasciato in agenzia tutti i contatti e clienti frutto di mesi di lavoro e umiliazioni. Passato un po’ di tempo la tecnica collaudata si ripeterà e l’agenzia non farà altro che pubblicare un nuovo e altisonante annuncio di lavoro e come per magia nuovi ingenui in giacca e cravatta saranno pronti a infastidire i parenti e a rovinare rapporti di amicizia per quattro spiccioli.

Se ti prendono in p. Iva, sei indipendente. Comunque in genere, seguono la politica standard (agosto, feste natalizie...)

Consulente assicurativo = sfruttamento. Bisognerebbe assicurare ai neo assunti un iter di apprendimento utile a lavorare davvero e soprattutto a non costringerli a inimicarsi parenti e amici con "obiettivi" assurdi. Curioso che una compagnia che millanta numeri e fatturati da capogiro alla fine chieda a dei ragazzi di assicurare da inesperti i propri familiari per poi lasciarli a piedi dopo un paio di mesi.

Assumono chiunque sia molto giovane o non abbia grosse alternative, ne sfruttano l’entusiasmo e la carica iniziale convincendolo che non ci sia modo migliore di iniziare se non quello di vendere polizze di ogni genere ai propri parenti, lo piazzano davanti a un telefono aspettando che “scoppi” nel tentativo di realizzare gli obiettivi e infine aspettano che i ragazzi si stanchino e se ne vadano da soli, avendo però prima lasciato in agenzia tutti i contatti e clienti frutto di mesi di lavoro e umiliazioni. Passato un po’ di tempo la tecnica collaudata si ripeterà e l’agenzia non farà altro che pubblicare un nuovo e altisonante annuncio di lavoro e come per magia nuovi ingenui in giacca e cravatta saranno pronti a infastidire i parenti e a rovinare rapporti di amicizia per quattro spiccioli.

Toglierei la vergognosa prassi di assumere gente a caso da impiegare come "consulenti assicurativi". Ignobile a dir poco. Mai accettare questo tipo di lavoro a meno che non si sia proprio alle corde.

La flessibilità di orario che ha il comparto commerciale è una delle poche cose buone. Teoricamente le ore dedicate al lavoro sono libere (a patto di raggiungere gli obiettivi di agenzia) ma in realtà si è spesso sottoposti a "chiamate di controllo " da parte dei referenti commerciali per sapere dove si è o cosa si sta facendo.

Sulla carta sì, sulla pratica no. Ti fanno firmare un contratto di collaborazione dove è espressamente prevista la libertà di movimento del collaboratore, quindi una sostanziale autogestione degli orari (“sii imprenditore di te stesso”). Poi però salta fuori che siccome ti girano un fisso da miseria non può essere che fai come vuoi e quindi il summenzionato contratto è carta straccia. Ti obbligano a fare le ore che dicono loro e in ferie ci vai quando vogliono loro, ovviamente se ti appelli a quanto sottoscritto da ambo le parti puoi raccogliere le tue cose e andartene perché chi si oppone al sistema è come se facesse autogol. E di certo non vogliono che si creino precedenti dove il contratto viene fatto valere.

Dalle 9:00 - 13:00, pausa pranzo di 10,15 minuti (pizzetta e caffè) 13:30 - 19:30