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Dietologo, nutrizionista e dietista: definizioni e differenze
Ogni anno sono tante le persone che hanno necessità di perdere peso o di migliorare la propria condizione fisica attraverso l'alimentazione e per questo si rivolgono a specialisti qualificati.
Questi sono il dietologo, il dietista e il nutrizionista: vediamo chi sono e quali sono le differenze tra queste tre figure professionali.
La cultura del cibo
Quando si parla di cultura del cibo si intende quasi sempre l'insieme di tradizioni e piatti caratteristici di una regione o di una nazione. L'Italia, da sempre, si caratterizza per una cultura alimentare molto legata al territorio e sinonimo sia di nutrizione sia di convivialità. Il cibo viene spesso vissuto anche come una “scusa” per stare insieme e ha una rilevanza non solo nutrizionale ma anche sociale.
La cultura del cibo è anche associata all'idea di genuinità, grazie a una lunga tradizioni di prodotti artigianali che caratterizzano la cucina italiana.
Nonostante queste tradizioni e le sempre maggiori informazioni riguardo l'alimentazione, la necessità di diete sane ed equilibrate e la consapevolezza dei danni che una cattiva alimentazione può apportare all'organismo, le statistiche rivelano che sono aumentati i casi di obesità non solo tra gli adulti ma anche tra i giovanissimi e i numeri non sono rassicuranti.
Perché si ingrassa
Le ragioni della tendenza all'aumento di peso sono da ricercare in diversi fattori legati, oltre che a patologie che favoriscono l'obesità, anche a cambiamenti radicali nello stile di vita.
La vita dagli anni '80 ha subito una notevole trasformazione. Basti pensare che i bambini si limitavano a guardare la televisione in fasce orarie pomeridiane di circa 60 minuti e trascorrevano più tempo a giocare all'aperto, facendo di conseguenza molta più attività fisica rispetto a oggi. Anche se molti ragazzi praticano attività sportive 2 o 3 giorni la settimana, il tempo non dedicato a queste attività viene spesso trascorso sul divano con videogiochi.
I ritmi lavorativi degli adulti sono poi sono diventati più frenetici e spesso non si rientra a casa per il pranzo, privilegiando piatti pronti non sempre salutari, come capita quando si mangia al fast-food, per esempio. Anche la preparazione dei cibi in casa è cambiata: gli adulti del 2020 sono più impegnati in attività sportive rispetto ai loro corrispondenti di 40 anni fa e il tempo da dedicare alla preparazione di piatti genuini viene spesso sacrificato per impegni extra-lavorativi a favore di pietanze surgelate, la cui offerta e varietà è aumentata in modo esponenziale.
Sebbene lo sport per i 40/50enni sia importante, è innegabile che spesso l'esercizio fisico venga incastrato nelle brevi pause di lavoro o alla fine della giornata lavorativa, dopo aver accompagnato i figli a svolgere le loro lezioni sportive e prima di riprendersi al termine delle stesse.
È comprensibile come il tempo a disposizione per la scelta e la preparazione dei cibi sia spesso limitato al fine settimana.
Se è vero che una parte della popolazione adulta svolge attività sportiva, un'altra parte conduce uno stile di vita sedentario, caratterizzato da lunghe ore alla scrivania, alla fine delle quali rientra a casa e guarda la TV. Anche i giovani, come già accennato, trascorrono gran parte del tempo davanti a uno schermo, se si escludono le attività sportive programmate. Per loro è cambiato anche l'impegno scolastico, che li porta a passare più tempo sui libri, con un'ulteriore riduzione della possibilità di dedicarsi ad altro.
Con i ritmi frenetici della società moderna è aumentata l'offerta di fast-food o cibi precotti pronti in pochi minuti. Purtroppo, oltre che dalla qualità del cibo, si finisce per essere penalizzati anche dal fatto che, quando si pranza fuori, si tende a lasciarsi guidare dall'istinto e a non prestare troppa attenzione alle quantità, che superano spesso quelle realmente necessarie per il fabbisogno nutrizionale.
Oltre che a un'alimentazione scorretta e allo scarso esercizio fisico, l'aumento di peso può essere influenzato anche da patologie e farmaci, così come la genetica, che spesso non è di aiuto.
La dieta e l'importanza di una figura qualificata
In una società in cui tutte le attività vengono svolte in fretta, il tempo libero scarseggia e le scelte sono spesso frutto di compromessi tra il desiderio e la reale possibilità di dedicare tempo a qualcosa di piacevole, l'attenzione all'alimentazione viene considerata come una privazione e un'ulteriore ragione di stress.
Pertanto, quando ci si accorge di avere necessità di rivedere la propria dieta per perdere peso, il primo pensiero che viene in mente è quello di privazioni alimentari che non tutti si sentono in grado di sostenere.
Per questa ragione è importante capire quali sono le ragioni che portano a rivolgersi a uno specialista, e soprattutto quale è lo specialista più adatto alle proprie esigenze.
Ormai è risaputo che le cosiddette “diete fa da te” sono sconsigliate perché, oltre a essere poco funzionali sul lungo periodo, possono indurre un peggioramento della condizione di partenza o addirittura provocare problemi di salute dovuti a una alimentazione sbilanciata. Uno specialista competente può riuscire a conciliare le esigenze alimentari anche in forma restrittiva con i gusti della persona, riuscendo così a rendere il percorso alimentare più accettabile.
Le tre figure specialistiche per affrontare una dieta
In Italia esistono tre figure che possono aiutare a perdere peso e/o a cambiare abitudini alimentari: ognuna è adatta a un determinato tipo di esigenze e ha caratteristiche diverse.
Il dietista
Il dietista è definito come un tecnico dell'alimentazione. Il requisito necessario è una laurea triennale in dietistica. Questa figura professionale si occupa di elaborare e monitorare diete, laddove la terapia medica preveda un intervento dietetico. Il dietista non è un medico e pertanto non può effettuare diagnosi e non può prescrivere farmaci.
Tra le sue funzioni rientrano:
elaborazione e controllo diete
valutazione della composizione corporea
monitoraggio della qualità dei servizi di mense scolastiche, ospedaliere.
Leggi anche: Come diventare dietista
Il dietologo
Il dietologo è la figura più completa nel panorama degli specialisti. Il dietologo è, infatti, un medico chirurgo, iscritto all'albo, con specializzazione in Scienza dell'alimentazione, che può operare nella dietetica o nella dietoterapia.
In quanto medico può eseguire diagnosi e prescrivere farmaci. Ci si rivolge a un dietologo per:
diagnosticare e curare patologie come diabete, obesità, disturbi alimentari, celiachia
gestire forme di intolleranza o allergia alimentare
perdere peso in modo equilibrato.
Compiti del dietologo
Nello svolgimento del proprio lavoro il dietologo si occupa di quanto segue:
raccolta di informazioni di carattere medico su malattie, patologie pregresse, interventi chirurgici, assunzione di farmaci, allergie
raccolta di informazioni sullo storico del peso corporeo, eventuali diete effettuate in precedenza, abitudini alimentari, stile di vita
conduzione di visite specifiche per conoscere la composizione corporea, massa muscolare, la pressione arteriosa, peso, altezza e indice di massa corporea; in genere per la prima visita richiede anche esami del sangue per una valutazione clinica più completa
elaborazione e prescrizione della terapia, che comprende un piano alimentare ed eventuali integratori o farmaci.
Leggi anche: Come diventare dietologo
Nutrizionista
Il nutrizionista è un professionista, non medico, che si occupa di alimentazione e dietetica.
La definizione del nutrizionista è molto generica e include qualsiasi specialista dell'alimentazione umana di estrazione professionale medica e/o non medica (per esempio, tra gli altri, biologo o farmacista). Il nutrizionista, quindi, possiede una laurea diversa e si occupa di alimentazione, ma non è un medico, pertanto può indicare l'uso di integratori e in generale prodotti dietetici da banco ma non può prescrivere farmaci.
Negli ultimi anni la figura più comune è quella del biologo nutrizionista. Questo specialista conosce le proprietà degli alimenti e gli effetti della loro integrazione ed è quindi capace di elaborare piani alimentari mirati grazie alle sue competenze specifiche in ambito alimentare.
Il nutrizionista è la persona più indicata per persone sane che desiderino migliorare la propria condizione fisica e il proprio benessere. Per esempio, nel caso di sportivi che aspirino a migliorare le proprie prestazioni, il biologo nutrizionista può formulare piani alimentari adeguati allo stile di vita, al tipo di sport praticato e agli obiettivi da raggiungere.
Per quanto riguarda persone non sane, il biologo nutrizionista può stilare piani dietetici solo dopo una diagnosi medica.
Cosa fa il nutrizionista
Oltre a redarre piani alimentari specifici, il biologo nutrizionista si occupa di:
eseguire esami per valutare la composizione corporea e il metabolismo
preparare piani alimentari specifici
dare indicazioni sull'uso di integratori.
Il dietista e il biologo nutrizionista sono quindi due figure laureate, sebbene con una formazione non medica, che si occupano di alimentazione senza essere in grado di prescrivere farmaci o effettuare diagnosi. L'unica figura professionale che può prescrivere farmaci e fare diagnosi è il dietologo, che è un medico specializzato in scienze dell'alimentazione.
È importante ricordare che per poter ottenere risultati ed essere sicuri di non commettere errori che potrebbero compromettere la salute è necessario rivolgersi a una di queste figure professionali scegliendo quella più adatta alle proprie esigenze, evitando di ricorrere a persone con qualifiche completamente diverse ma che dichiarano di poter predisporre piani alimentari.
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