Bonus mamme disoccupate e altri incentivi per famiglie: come richiederli
Aggiornato in data 12 settembre 2023
Se hai dei figli e sfortunatamente hai perso il lavoro, o magari sei in cerca di un'occupazione, può esserti utile leggere quali sono gli aiuti previsti dal Governo per chi si trova in questa condizione, tra i quali figura il bonus mamme disoccupate 2023. Di seguito, scoprirai di che cosa si tratta, a quanto ammonta, i requisiti per ottenerlo e come richiederlo. Inoltre, ti forniremo una panoramica su alcuni incentivi messi a disposizione dall'INPS e dagli enti locali per aiutare le famiglie.
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Il bonus mamme disoccupate 2023
Il bonus mamme disoccupate 2023, noto anche come assegno di maternità dei Comuni, è un beneficio economico fornito dai Comuni ma erogato dall'INPS. È destinato alle mamme che sono disoccupate o non lavoratrici, come casalinghe, in occasione di una nascita o di un'adozione o affidamento pre-adottivo di un minore di età inferiore a 6 anni (o inferiore a 18 anni in caso di adozioni o affidamenti internazionali). La misura ha lo scopo di fornire un sostegno al reddito per queste famiglie.
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Requisiti per richiedere l'assegno di maternità dei comuni
Vediamo ora quali sono i requisiti necessari per ottenere questo aiuto:
Essere disoccupata o inoccupata, ad esempio una madre casalinga che non lavora. Nel caso di una madre lavoratrice, invece, è possibile richiedere l'assegno se non si ha diritto né all'indennità di maternità dell'INPS né alla retribuzione per il periodo di maternità, o nel caso in cui la madre in questione riceva un importo di indennità o retributivo inferiore a quello dell'assegno di maternità dei comuni: in questo caso, si potrà richiedere al Comune il bonus in misura ridotta, come vedremo nel paragrafo seguente.
Non usufruire di nessuna prestazione a sostegno del reddito, come ad esempio la NASpI (nuova assicurazione sociale per l'Impiego).
Non aver versato più di tre mesi di contributi nel corso degli ultimi 18 mesi.
I redditi e i patrimoni della famiglia non devono superare un indicatore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) stabilito su base annua.
Nella famiglia deve essere nato un nuovo figlio, oppure deve essere avvenuto l'ingresso nel nucleo familiare di un minore, tramite affidamento o adozione.
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A quanto ammonta
L'assegno di maternità dei Comuni per il 2023, erogato dall'INPS in un'unica soluzione, ammonta a 1.917,30 €. Questa cifra è equivalente a 383,46 € per un totale di 5 mensilità. Tali importi vengono aggiornati annualmente in base agli indici ISTAT.
Il bonus mamma disoccupata viene corrisposto per ogni figlio, quindi in caso di parto gemellare o adozione/affidamento di più minori, l'importo dell'assegno è moltiplicato per il numero di minori.
Come e quando fare richiesta
Come prima cosa è necessario preparare la propria dichiarazione ISEE, rivolgendosi a un CAF (Centri di Assistenza Fiscale) o accedendo al portale INPS e seguendo le istruzioni per la compilazione della dichiarazione sostitutiva unica.
In seguito, bisogna presentare domanda al proprio Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del figlio o dall'ingresso in famiglia del minore adottato o affidato. Oltre alla dichiarazione sostitutiva unica per l'ISEE sono necessari i seguenti documenti:
l'autocertificazione di cittadinanza, dove la madre dichiara di non usufruire della maternità erogata dall'INPS;
la copia della tessera sanitaria del neonato o del minore che è entrato in famiglia;
il certificato di nascita del bambino, rilasciato dal suo Comune di residenza;
il certificato di titolarità di conto corrente, o attestazione bancaria, con il codice IBAN del conto su cui si vuole ricevere l'importo.
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Gli altri incentivi per le famiglie
Di seguito, una breve panoramica su alcuni incentivi alla famiglie erogati dallo Stato e la loro evoluzione nel corso degli anni.
Bonus mamma domani
Il bonus mamma domani, anche chiamato premio alla nascita, ha un valore di 800 € destinato alle donne che diventano mamme indipendentemente dalla loro situazione lavorativa o dall'ammontare dell'ISEE. Si tratta di un premio erogato una tantum in caso di nascita, adozione o affidamento preadottivo. È sostituito dall’Assegno Unico a partire dall’anno 2022.
Bonus bebè
Il bonus bebè, o assegno di natalità, ha un contributo fino a 192 € al mese per 12 mesi per le famiglie in cui è avvenuta la nascita, l’adozione o l’affido di un figlio. Dal 2022, è stato sostituito dall’Assegno Unico.
Bonus asilo nido
Il Bonus asilo nido è una somma erogata dall'INPS che ha l'obiettivo di coprire, anche parzialmente, le spese per gli asili nido oppure per forme di assistenza domiciliare nel caso di bambini con gravi patologie. I beneficiari sono famiglie con bambini di età inferiore ai 3 anni; lo possono richiedere anche chi percepisce o ha fatto richiesta dell’Assegno Unico, in quanto sono compatibili.
Il Bonus nido per il 2023 varia a seconda del valore dell'ISEE della famiglia:
famiglie con valore ISEE fino a 25.000 €: 3.000 €;
famiglie con valore ISEE tra 25.000 € e 40.000 €: 2.500 €;
famiglie con valore ISEE superiore a 40.000 € o senza ISEE 2023: 1.500 €.
Il pagamento del bonus viene erogato mensilmente dall'INPS fino a un massimo di 11 mensilità, per i mesi da gennaio a dicembre di un determinato anno. Tuttavia, l'importo mensile del contributo erogato dall'INPS non può superare la retta del nido. Solo nel caso di richiesta di supporto a domicilio per bambini fino a 3 anni affetti da gravi patologie croniche, l'INPS eroga il bonus asilo nido in un'unica soluzione.
Social card
Istituita nel 2008, la carta acquisti 2023 INPS chiamata social card, è una soluzione pensata per le famiglie con bimbi di età inferiore a 3 anni o con anziani di età superiore ai 65 anni che si trovano in una condizione di difficoltà economica.
Ogni bimestre, sulla carta viene accreditata una somma di denaro pari a 80 €, da utilizzare per la spesa alimentare negli esercizi convenzionati e per pagare le utenze, come gas e luce, presso gli uffici postali.
Nel caso della card richiesta per la presenza di bambini di età inferiore ai tre anni, è necessario rispettare alcuni requisiti specificati nel dettaglio sulla pagina dedicata a questa prestazione dell'INPS.
In questo articolo hai scoperto che cos’è il bonus mamma disoccupata 2023, un'agevolazione economica fornita alle madri che sono disoccupate o non lavoratrici. È erogato dall'INPS sulla base dell'ISEE, ma deve essere richiesto al Comune di residenza tramite i CAF entro sei mesi dalla nascita, dall'affidamento o dall'adozione. Inoltre, hai letto utili consigli su alcuni degli incentivi per le famiglie erogati dallo Stato e la loro evoluzione negli anni.
Domande frequenti
Cosa spetta a una mamma disoccupata nel 2023?
Nel 2023, una mamma disoccupata in Italia può avere accesso a vari sostegni economici e servizi. Alcuni dei principali benefici includono, l’assegno di maternità dei Comuni (detto anche “bonus mamme disoccupate”), l'assegno di disoccupazione (NASpI) per le persone senza lavoro, l'assegno per il nucleo familiare (ANF) che può essere erogato alle famiglie con figli a carico indipendentemente dallo status lavorativo, e il reddito di cittadinanza che fornisce un sostegno economico a famiglie con bassi redditi.
Inoltre, le mamme disoccupate possono beneficiare di servizi pubblici come l'assistenza sanitaria o all'infanzia e l'accesso a programmi di formazione e riqualificazione professionale offerti dai centri per l'impiego.
Quanto da lo Stato per ogni figlio?
In Italia, lo Stato offre diversi sostegni finanziari per le famiglie con figli. Alcuni dei principali includono l'assegno universale per i figli (detto anche "bonus bebè") e l'assegno di natalità. L'assegno universale per i figli è un contributo economico mensile che varia a seconda del reddito familiare e dell'età del bambino, con un importo massimo di 250 euro al mese. L'assegno di natalità è un sostegno economico erogato in un'unica soluzione al momento della nascita o dell'adozione di un bambino, con un importo che può variare ogni anno.
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