Come diventare pediatra
Di Team editoriale di Indeed
Aggiornato in data 24 novembre 2022
Pubblicato in data 14 settembre 2021
La Redazione Indeed, un team eterogeneo e di talento che include scrittori, ricercatori ed esperti del settore, dispone delle analisi e dei dati di Indeed necessari per fornire consigli utili durante il tuo percorso lavorativo.
Se stai pensando alla carriera medica e ami molto lavorare con i bambini, diventare pediatra potrebbe essere la tua vocazione professionale. Di certo si tratta di un mestiere impegnativo, ma è anche una carriera a servizio della società, che riserva soddisfazioni e momenti gratificanti. Il percorso di studi richiede molta determinazione. Infatti, il superamento dei test d'ammissione a medicina è soltanto l'inizio: dopo l'ingresso all'università, ti aspettano almeno 10 anni di studio, di esperienze lavorative e formative. Un iter che farà di te un professionista esperto della salute in età evolutiva.
Se vuoi avere più informazioni su questa carriera, continua a leggere.
Come diventare pediatra: compiti e competenze
Diventare pediatra corrisponde a intraprendere un percorso lungo e appassionante, indirizzato a una professione con un ruolo sociale riconosciuto e apprezzato. Lo Stato italiano, infatti, ha ratificato la Convenzione sui diritti dell'infanzia, e si impegna a garantire la tutela sanitaria dell'infanzia e dell'adolescenza come diritto fondamentale. L'accesso alle cure e ai servizi medici da parte dei bambini è inoltre tra gli obiettivi specifici indicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il medico pediatra si prende cura della salute del bambino dalla nascita fino al compimento dei 14 anni. Accompagna i genitori attraverso le tappe di crescita dei loro figli e costituisce un punto di riferimento importante per tutti gli aspetti della salute del bimbo.
Che cosa fa il pediatra
Abbiamo accennato al ruolo di riferimento che il pediatra ha per le famiglie e per la società. Per delineare meglio i contorni di questa figura medica, ci soffermiamo ora sulle sue mansioni principali. Tra i compiti del dottore dei bambini, rientrano:
Visitare il bambino e fare il bilancio della sua salute globale, controllarne lo sviluppo fisico e psicomotorio
Mettere in atto le pratiche di prevenzione, ma anche educare genitori e professionisti
Formulare diagnosi e trattare le eventuali patologie
Compilare il libretto sanitario pediatrico e aggiornare la scheda sanitaria su supporto informatico
Effettuare o prescrivere accertamenti ed esami
Compiere test specifici per valutare lo sviluppo e la crescita del paziente
Accompagnare i genitori fornendo loro indicazioni e consigli su tutti gli aspetti che contribuiscono al benessere psico-fisico del bambino
Somministrare vaccini e prescrivere farmaci
Compilare certificazioni, come quelle di salute o di malattia e d'idoneità allo sport
Competenze del pediatra
Le molteplici conoscenze specialistiche e cliniche sono quelle che il medico acquisisce durante la lunga formazione universitaria e l'attività sul campo: sarebbe impossibile stilare un elenco. Possiamo però individuare alcune abilità trasversali che in questa professione fanno la differenza:
Predisposizione al rapporto con bambini e adolescenti
Calma, gentilezza, tatto e sensibilità
Spiccate capacità comunicative
Attitudine analitica e autonomia decisionale
Dall'università al lavoro: come diventare pediatra
Come tutte le professioni mediche, il mestiere del pediatra è accessibile al termine di un percorso che include per legge alcune tappe obbligate.
Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia
Abilitazione professionale, che permette di esercitare la professione
Specializzazione, ovvero ciò che fa di un medico un pediatra.
Si tratta di un percorso da intraprendere con molto impegno e determinazione, poiché richiede almeno una decina di anni di studio e di pratica. Vediamo nel dettaglio ciascuno di questi step.
Laurea in Medicina e chirurgia
Dal momento che i corsi di laurea in Medicina sono ad accesso programmato, prima di iscriverti all'università hai un primo scoglio da superare: la prova di ammissione. In genere, le iscrizioni vengono raccolte durante i mesi estivi, mentre il test si svolge a fine agosto-inizio settembre.
Il corso di studi ha una durata di cinque anni e l'offerta formativa si concentra principalmente sulle scienze mediche, sulle scienze biologiche e sulla fisica. Inoltre, ciascun ateneo quantifica il numero minimo di CFU (crediti formativi universitari) da acquisire attraverso pratiche di tirocinio.
Se hai da subito un marcato interesse per la branca pediatrica, puoi iniziare a orientare le tue scelte formative verso questo indirizzo specifico già durante il corso degli studi. Per esempio, puoi svolgere tirocini mirati, partecipare a progetti in ambito pediatrico e scegliere per la tesi di laurea un argomento legato alla medicina infantile.
Abilitazione professionale
Fino a marzo 2020, l'abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo avveniva attraverso un Esame di Stato. L'emergenza sanitaria ha reso necessaria un'accelerazione dei tempi di abilitazione professionale dei laureati in Medicina e chirurgia. Pertanto, attraverso il Decreto Legge 18 del 17 marzo 2020 e la successiva legge di conversione, sono state apportate delle modifiche sostanziali alle norme previgenti: l'Esame di Stato, così come si svolgeva in passato, è stato abolito e al suo posto è stata introdotta una soluzione diversa.
Il nuovo percorso di abilitazione si fonda sul tirocinio pratico-valutativo, che viene definito sul piano operativo dagli atenei che l'attivano. Può essere effettuato in due momenti diversi: prima della laurea (si parla allora di laurea abilitante) o dopo il conseguimento del titolo (in questo caso è detto tirocinio post-lauream abilitante). Che sia svolto prima o dopo la laurea, il tirocinio prevede un giudizio d'idoneità, attraverso il quale si concretizza l'abilitazione.
Scuola di specializzazione in pediatria
Una volta ottenuta l'abilitazione, sei a tutti gli effetti un medico. Per diventare pediatra è tuttavia necessaria la scuola di specializzazione: un percorso formativo della durata di 5 anni, che ha l'interessante particolarità di riconoscere uno stipendio agli iscritti.
Come il corso di laurea, anche la scuola di specializzazione in Pediatria è ad accesso programmato. Per essere ammessi, insieme al possesso del titolo di laurea in Medicina e all'abilitazione professionale, è dunque necessario superare un concorso per titoli ed esami.
I primi anni di specializzazione assicurano una formazione di base in pediatria. Durante la seconda parte del percorso (ultimi due o tre anni, a seconda della scuola), lo specializzando ha modo di scegliere un indirizzo, come per esempio neonatologia, adolescentologia, cardiologia pediatrica o molti altri, approfondendone le conoscenze specifiche. La scuola di specializzazione prevede anche attività di pratica ambulatoriale e di sperimentazione clinica.
Date le peculiarità della professione medica e il continuo progresso delle conoscenze scientifiche, la formazione dei pediatri non si arresta al termine del percorso universitario e specialistico. Infatti, per obbligo deontologico, i pediatri sono tenuti ad aggiornare le proprie competenze durante tutto il corso della carriera tramite la cosiddetta formazione continua.
Leggi anche: Cosa fa un neonatologo e come diventarlo
Pratica clinica
La pratica clinica costituisce un'esperienza imprescindibile per un medico pediatra a inizio carriera. Per alimentare il bagaglio di esperienze sul campo, da neolaureati o durante la specializzazione, i medici possono effettuare dei periodi volontari come osservatori o in affiancamento di pediatri. Se cerchi un medico che ti permetta d'intervenire come osservatore, puoi rivolgerti direttamente a primari o pediatri di base.
Come diventare pediatra: principali sbocchi e contesti lavorativi
A prescindere dall'orientamento della tua specializzazione, come pediatra puoi prestare servizio in molti contesti diversi. Superando concorsi pubblici, puoi accedere a ruoli all'interno di strutture statali o locali. Puoi anche entrare a lavorare alle dipendenze di cliniche private, poliambulatori o di centri per l'infanzia, tramite assunzione diretta. In alternativa al lavoro dipendente, puoi esercitare la libera professione in uno studio privato, anche lavorando in convenzione con il sistema sanitario pubblico.
Una figura di riferimento per le cure primarie del bambino è il pediatra di libera scelta, detto anche pediatra di famiglia o pediatra di base. In Italia, il pediatra di base assiste i bambini almeno fino ai 6 anni di età, ma può anche accompagnare i giovani pazienti fino ai loro 14 anni.
Prospettive occupazionali
L'applicazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza contiene delle misure di adeguamento e rinforzo dell'apparato sanitario. Un segno importante è l'aumento dei posti nelle scuole di specializzazione. Nel 2021, i contratti di specializzazione sono stati il doppio di quelli banditi nel 2019, il triplo rispetto agli anni precedenti. Di conseguenza, chi sosterrà il concorso di ammissione avrà più possibilità di ottenere un posto dei colleghi degli scorsi anni. Secondo le stime riportate dalla Società Italiana Medici Pediatri, nei prossimi anni ci sarà un forte aumento nel fabbisogno nazionale di pediatri, considerati i pensionamenti in previsione. L'aumento della richiesta di questi specialisti porterà verosimilmente a un importante turnover, dunque all'apertura di molti posti in pediatria.
Ora che sai come diventare pediatra, hai sicuramente una visione più ampia per decidere se è la professione giusta per te.
Articoli correlati:
Esplora altri articoli
- Chirurgo vascolare: cosa fa e come diventarlo
- Come diventare fotoreporter
- Come diventare giornalista
- Come diventare un hacker etico
- Come lavorare con i droni: pilota di droni e altre 9 mansioni possibili
- Come trovare lavoro a 50 anni (e oltre) - Alcuni consigli pratici
- Come diventare reporter: competenze e requisiti
- Come diventare puericultrice o puericultore
- Guida alle lauree più richieste dal mondo del lavoro
- Cosa fa un collaboratore scolastico?
- Come diventare copywriter - competenze, formazione e opportunità
- Qual è la differenza tra colf e badante?