Cos’è un pericolo per la salute e sicurezza sul lavoro
Un pericolo per la salute e la sicurezza sul lavoro è qualsiasi elemento, situazione o pratica che può causare danni, malattie o lesioni ai lavoratori. Ciò può includere esposizione a sostanze chimiche nocive, mancanza di attrezzature di protezione adeguata, condizioni di lavoro precarie, macchinari pericolosi, e qualsiasi altra situazione che possa mettere a rischio la salute o la sicurezza di chi svolge un’attività lavorativa. Identificare e mitigare questi pericoli è fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e sano.
La normativa di salute e sicurezza sul lavoro
La salute e la sicurezza sul lavoro sono la condizione primaria in cui un lavoratore deve operare all’interno del suo ambiente professionale. Esse sono regolate dal Dlgs 81/08, noto anche come Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro. Emessa nell’aprile del 2008, tale normativa regola appunto la salute e la sicurezza negli ambienti lavorativi, focalizzandosi in particolare sulla prevenzione. È stata inoltre integrata con miglioramenti e innovazioni, il cui obiettivo primario è di garantire che tutti i lavoratori possano svolgere le proprie attività in un ambiente sicuro, privo di rischi di incidenti o di malattie professionali.
Secondo il Testo Unico, la sicurezza sul lavoro comprende una serie di azioni, sia interne che esterne all’azienda, il cui scopo è preservare l’incolumità dei lavoratori e del personale esterno eventualmente presente. In questo contesto, quindi, la prevenzione è una base fondamentale per ridurre significativamente i rischi sul luogo di lavoro. Il Dlgs 81/2008 si distingue per la semplificazione e la razionalizzazione degli argomenti rispetto alle leggi precedenti, e tra le sue innovazioni più rilevanti si segnalano:
- l’individuazione e la riduzione dei fattori di rischio negli ambienti di lavoro;
- il monitoraggio costante delle misure di prevenzione;
- l’elaborazione di una strategia di prevenzione e riduzione rischio condivisa all’interno dell’azienda e in conformità con le normative in materia;
Queste modifiche hanno contribuito a migliorare la sicurezza sul lavoro, offrendo una guida chiara e aggiornata per la gestione dei rischi occupazionali.
Le figure coinvolte nella sicurezza sul lavoro
Secondo il Dlgs 81/08, esistono diverse figure chiave a garanzia di salute e sicurezza sul lavoro. La prima figura tra queste è il datore di lavoro o, nel settore pubblico, la persona che gestisce l’azienda dal punto di vista amministrativo e organizzativo. Oltre a questa figura, sono coinvolti anche:
- il dirigente, incaricato di applicare ed eventualmente implementare le direttive del datore di lavoro e di supervisionare l’ambiente lavorativo;
- il preposto, eletto responsabile della vigilanza sull’effettiva applicazione delle direttive, il quale controlla l’aderenza dei lavoratori alla normativa e intervenendo qualora ci siano comportamenti non conformi;
Anche i lavoratori sono coinvolti, pertanto non sono più solo dei meri soggetti di tutela. Al contrario, i dipendenti devono necessariamente assumere un ruolo attivo nelle azioni di prevenzione, eleggendo eventualmente dei rappresentanti che contribuiscano a creare il sistema di sicurezza.
Il ruolo attivo dei dipendenti
I dipendenti sono tenuti a prendersi cura della loro salute e della loro sicurezza, prestando attenzione anche agli altri lavoratori presenti nell’ambiente di lavoro. I loro doveri, includono:
- adempiere agli obblighi di sicurezza, tra cui l’uso dei dispositivi di protezione individuale;
- seguire le disposizioni impartite dai preposti;
- segnalare eventuali mancanze in materia;
- partecipare ai corsi di formazione e aggiornamento.
Altre figure responsabili in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Oltre agli imprenditori e ai dipendenti, esistono anche altre figure che sono preposte alla salute e sicurezza sul lavoro:
- Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP): si tratta di un gruppo di persone nominate dal datore di lavoro con il dovere di sovrintendere l’attività per la prevenzione dei rischi sugli ambienti lavorativi, redigendo anche il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Queste persone possono essere sia interne sia esterne all’azienda.
- Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS): è il rappresentante dei lavoratori in materia di sicurezza. Può essere sia esterno che interno e nel caso delle piccole aziende viene eletto dai dipendenti, mentre in quelle con più di 15 lavoratori devono intervenire i rappresentanti sindacali per l’elezione.
- Addetti alla gestione delle emergenze (o preposti): sono i lavoratori a cui è dato il compito di mettere in atto le misure di sicurezza stabilite dopo un’opportuna formazione effettuata con enti pubblici.
- Medico del lavoro: è il medico designato dall’azienda che stabilisce l’idoneità al lavoro dei dipendenti e collabora alla valutazione dei rischi.
In sintesi, la normativa per la salute e sicurezza sul lavoro è strutturata in modo da coinvolgere tutte queste figure per garantire un ambiente lavorativo sicuro e la conformità alle norme antinfortunistiche.
Il Documento di Valutazione dei Rischi
Il Documento per la Valutazione dei rischi (DVR) è una raccolta di dati e informative che ogni azienda è obbligata a tenere nei suoi archivi. Il DVR contiene tutte le informazioni su cos’è un pericolo per la salute e la sicurezza sul lavoro, che varia in base al settore di appartenenza dell’azienda, e riporta la lista delle figure preposte alla sicurezza, insieme ai relativi attestati ai corsi di frequenza. Esso va obbligatoriamente aggiornato nel momento stesso in cui avviene un cambiamento all’interno dell’azienda tale da alterare le dinamiche in tema di sicurezza, oppure in base ai cambi di normative.
I Dispositivi di Protezione Individuale
I Dispositivi di Protezione Individuale (o DPI) sono tutti quegli attrezzi che tutelano i dipendenti di aziende ad alto rischio infortuni. Fanno parte dei DPI:
- i caschetti protettivi;
- le scarpe antinfortunistiche;
- gli occhiali protettivi;
- le maschere e i grembiuli per saldatura;
- i guanti da lavoro
Devono essere forniti rigorosamente dall’azienda. Nel caso in cui un dipendente debba procurarsi un DPI, l’azienda è tenuta a rimborsare la spesa.
L’INAIL e le misure di prevenzione
La salute e la sicurezza sul lavoro sono tutelate anche da enti preposti. Il principale è l’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), un ente assicurativo obbligatorio che tutela e rimborsa gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
L’INAIL lavora incessantemente per:
- ridurre il rischio di infortuni con strategie e interventi mirati;
- garantire una copertura assicurativa adeguata ai dipendenti di aziende ad alto rischio in caso di infortuni;
- favorire il reinserimento dei lavoratori infortunati;
- implementare le attività di ricerca e sviluppo nella prevenzione e nella sicurezza;
- raccogliere dati statistici sulla situazione lavorativa italiana e gli infortuni che avvengono in ambito lavorativo;
In caso i datori di lavoro non stipulino una collaborazione con l’INAIL, possono incorrere in sanzioni molto pesanti. È pertanto consigliabile attivare immediatamente la copertura, che rappresenta inoltre una tutela anche per i datori di lavoro stessi in caso di mediazione civile per i danni subiti dai dipendenti.
Come si evince, la salute e la sicurezza sul lavoro sono argomenti molto ampi e complessi. È necessario scegliere il personale più adatto alla prevenzione dei rischi nell’ambiente di lavoro ed è il datore che ha questa precisa responsabilità, in collaborazione con i suoi stessi dipendenti. La prevenzione dei rischi nei luoghi lavorativi va necessariamente abbinata alla copertura assicurativa dell’INAIL, per evitare sanzioni e avere garantita una mediazione che non coinvolga in prima persona il datore di lavoro in caso di cause civili pendenti a seguito di infortuni subiti dai lavoratori. Per implementare tale settore è consigliabile rivolgersi a uno studio specializzato in sicurezza sul lavoro, in modo da avere un ambiente lavorativo sicuro e salubre per tutte le persone coinvolte.