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È ancora necessario effettuare 40 ore settimanali di lavoro? Guida a tutte le alternative

La settimana lavorativa di 40 ore è probabilmente l’orario di lavoro più familiare per la maggior parte dei lavoratori e delle lavoratrici, ma ciò non significa che sia necessariamente il miglior orario di lavoro per i tuoi dipendenti. Che vantaggi e svantaggi comporta questo orario standardizzato? E quali sono le alternative?

Leggi questa guida per:

  • Conoscere l’origine della settimana lavorativa di 40 ore;
  • Scoprire esempi di orari di lavoro più flessibili;
  • Decidere cosa è meglio per la tua azienda.

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Cos’è una settimana lavorativa di 40 ore?

Una settimana lavorativa di 40 ore è generalmente strutturata in una giornata di 8 ore per 5 giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì. 

La settimana lavorativa di 40 ore è ancora una soluzione ottimale?

Il dibattito sulla settimana lavorativa di 40 ore è attuale in molti paesi, e alcuni segnali indicano che questo orario potrebbe essere superato in diversi contesti. Nei prossimi paragrafi riportiamo alcune delle tendenze che sono emerse negli ultimi anni.

Riduzione della settimana lavorativa

Alcune aziende stanno sperimentando la settimana lavorativa di 4 giorni, generalmente con una durata totale di lavoro inferiore alle 40 ore (ad esempio 32). Questa riduzione ha l’obiettivo di migliorare la produttività e il benessere dei lavoratori e delle lavoratrici senza compromettere i risultati aziendali. Esperimenti in paesi come l’Islanda, la Spagna e il Regno Unito hanno mostrato risultati promettenti.

Flessibilità lavorativa 

Con la diffusione del lavoro da remoto e delle modalità ibride (in parte da casa, in parte in ufficio), molti dipendenti beneficiano di più autonomia nella gestione del loro tempo. In questi casi, la rigidità delle 40 ore settimanali può essere rinegoziata, ponendo una maggiore enfasi sui risultati anziché sulle ore trascorse a lavorare.

Automazione e tecnologia

L’espansione delle tecnologie di automazione e dell’intelligenza artificiale sta avendo l’effetto di ridurre il tempo necessario per svolgere molte mansioni, aprendo il dibattito su una possibile riduzione strutturale delle ore lavorative. Alcuni sostengono che la tecnologia crei delle opportunità per settimane lavorative più brevi, mantenendo livelli di produttività elevati.

Salute e benessere

Studi recenti collegano l’eccesso di lavoro a problemi di salute fisica e mentale, come lo stress, l’ansia e il burnout. Di conseguenza, molte aziende stanno rivalutando l’importanza di bilanciare lavoro e vita personale, adottando orari di lavoro più flessibili e meno rigidi.

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I pro e contro di un orario non flessibile

Come abbiamo appena visto, vi è ormai una tendenza a cercare alternative agli orari di lavoro fissi di 40 ore alla settimana. Abbiamo compilato per te una lista di vantaggi e svantaggi rispetto a questa organizzazione degli orari.

Pro

  • Una struttura oraria rigida aiuta i dipendenti a mantenere una routine: chi lavora dalle 9:00 alle 17:00, dal lunedì al venerdì, sa di avere il sabato e la domenica liberi, il che consente di pianificare appuntamenti e il proprio tempo libero.
  • Promuove la responsabilità dei dipendenti: le persone che lavorano in azienda sanno di dover arrivare a una certa ora ogni giorno e di dover terminare il lavoro entro una certa ora. Programmi alternativi potrebbero indurre chi lavora ad adottare un approccio più rilassato nei confronti delle proprie responsabilità.
  • Crea buone relazioni tra i lavoratori: avere un programma di lavoro fisso stabilito può contribuire a promuovere una buona comunicazione all’interno del posto di lavoro, poiché tutti i membri del team possono contare sulla presenza fisica dell’altro. Ciò semplifica il lavoro di squadra e rende molto più facile collaborare o fare domande.

Contro

  • L’equilibrio lavoro-vita non è sempre sano: i dipendenti e le dipendenti potrebbero pensare che i giorni e gli orari stabiliti in cui devono lavorare limitino la quantità di tempo da trascorrere con la famiglia o da dedicare agli hobby. 
  • Rischia di far calare la produttività: alcuni studi suggeriscono che lavorare per molte ore è dannoso per la salute, la concentrazione e l’umore dei dipendenti.
  • Può far aumentare gli errori: le lunghe ore di lavoro potrebbero portare il team a commettere più errori.

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Accordarsi per orari di lavoro alternativi

Cosa succede se si utilizzano delle alternative all’orario di lavoro tradizionale? Di seguito troverai alcuni esempi di orari di lavoro diversi dal classico nine to five.

Orario flessibile

È possibile dare ai propri dipendenti più autonomia lasciando che questi scelgano da soli l’orario lavorativo. Con l’orario flessibile, i dipendenti e le dipendenti sono comunque tenuti a lavorare 8 ore al giorno e 40 ore alla settimana, ma possono variare l’orario di inizio e di fine turno anziché lavorare secondo gli orari standard.

Affinché questo tipo di soluzione funzioni, è opportuno stabilire orari cardine in cui un dipendente deve essere al lavoro. Ad esempio, se hai bisogno che l’azienda operi a pieno regime dalle 10:00 alle 15:00, potresti permettere ai tuoi dipendenti di iniziare a lavorare tra le 7:00 e le 10:00 e terminare tra le 15:00 e le 18:00. In questa maniera, se da un lato il personale si sente libero di organizzarsi la giornata in una maniera più funzionale alle proprie esigenze, dall’altro avrai il vantaggio di sapere che tutti sono presenti durante degli orari stabiliti. Semplificando così la pianificazione di riunioni, corsi di formazione e altre funzioni amministrative.

Telelavoro

Il telelavoro è fondamentalmente un accordo di lavoro in cui i dipendenti lavorano da casa e si recano in ufficio solo alcune volte a settimana. Questo tipo di organizzazione del lavoro sta diventando sempre più popolare grazie alla migliore tecnologia di videoconferenza e all’aumento di ruoli che non richiedono sempre una presenza fisica. Il telelavoro non è però sempre utilizzabile, in particolare per lavori manuali o che richiedono la presenza fisica.

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Smart working

Il lavoro da remoto è diventato sempre più comune in quanto consente a chi lavora di assolvere le proprie responsabilità professionali e allo stesso tempo di prendersi cura degli impegni familiari e personali. È una soluzione particolarmente diffusa per i ruoli di assistenza clienti e vendita dove i lavoratori e le lavoratrici possono installare software di monitoraggio direttamente sui propri computer.

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9/80

Un orario di lavoro 9/80 presuppone che i dipendenti lavorino 9 giorni all’interno di due settimane, offrendo al personale un po’ più di controllo sul proprio tempo. Il 9/80 può essere suddiviso in diversi modi, per esempio: 

  • Cinque giorni da 9 ore la prima settimana e quattro giorni da 9 ore la successiva
  • Quattro giorni e mezzo a settimana
  • Quattro giorni lavorativi da 10 ore a settimana

Annualizzazione dell’orario

L’accordo di orario annualizzato è una combinazione tra un orario flessibile e un orario compresso 9/80. In questo tipo di accordo, i dipendenti negoziano il numero massimo di ore che lavoreranno ogni anno. Ciò consente ai lavoratori di concentrare il lavoro in determinati periodi dell’anno per poter prendere più tempo di ferie.

I vantaggi e gli svantaggi degli orari alternativi

All’estero, alcuni datori di lavoro sono arrivati ​​al punto di ridurre le settimane lavorative a sole 29 ore a settimana, pur segnalando guadagni di produttività. È allora opportuno seguire il loro esempio e accorciare gli orari di lavoro? Questa, come d’altra parte ogni decisione, ha i suoi pro e contro. Vediamo dunque cosa bisogna considerare.

Pro

  • Gli orari alternativi, specialmente se con orari più corti, hanno un impatto positivo sull’umore dei dipendenti che possono così organizzarsi attorno alle loro esigenze. Ad esempio, se consentissi a una dipendente con un lungo tragitto casa-lavoro di lavorare da casa per 2-3 giorni alla settimana, questa sarebbe più energica e motivata quando lavora in ufficio.
  • Le tendenze moderne hanno reso gli orari alternativi più popolari. La loro adozione potrebbe essere quindi utile per attrarre e trattenere i candidati e le candidate che preferiscono questo tipo di orari di lavoro.
  • Gli orari alternativi possono migliorare i livelli di produttività dei dipendenti: alcuni danno infatti il meglio di sé durante le ore del mattino, mentre altri preferiscono dormire e lavorare in orari più tardivi.
  • Gli orari alternativi contribuiscono ad aumentare i livelli di fidelizzazione del personale, in quanto la percentuale di dipendenti che lascia il proprio lavoro è maggiore se questi operano in orario standardizzato.

Contro

  • Gli orari alternativi limitano la tua capacità di interagire con i dipendenti: se permetti ai dipendenti di arrivare a orari differenti, potrebbe essere più difficile monitorare i loro progressi lavorativi o costruire con loro delle solide relazioni professionali.
  • Ostacolano la comunicazione sul posto di lavoro: orari di lavoro flessibili potrebbero complicare la comunicazione interna all’azienda. Inviare informazioni importanti, ottenere firme o organizzare importanti riunioni d’ufficio sono attività che potrebbero richiedere più pianificazione e tempo.

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In conclusione, sebbene la settimana lavorativa di 40 ore rimanga comune in molte realtà, ci sono forti spinte verso modelli più flessibili e ridotti, che potrebbero diventare sempre più diffusi nel futuro.

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