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Come assumere uno o una stagista in azienda, cosa comporta e che procedure seguire

Per inserire nuove risorse in azienda e formarle per il ruolo da ricoprire, una delle opzioni possibili è lo stage. Se stai valutando questa possibilità, qui troverai informazioni utili su come assumere uno o una stagista, quali tipologie di stage esistono e a quali dettagli prestare attenzione quando si inserisce una risorsa come stagista nel proprio organico.

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Cosa si intende per stage e cos’è la figura dello stagista

Quando parliamo di stage ci riferiamo a un rapporto lavorativo basato sulla formazione in azienda e finalizzato a fornire allo stagista la preparazione e l’esperienza necessaria a intraprendere una tipologia di lavoro. I termini stage e tirocinio vengono spesso utilizzati come sinonimi, ma in realtà c’è una leggera differenza tra i due.

 

  • Con il termine tirocinio si intende un percorso formativo obbligatorio richiesto per conseguire una laurea o un altro titolo di studio (tirocinio curriculare), per accedere a determinate professioni che richiedono un periodo di pratica (tirocinio professionale) o per ottenere l’abilitazione all’insegnamento (tirocinio formativo attivo).
  • Con il termine stage si intende invece un percorso di formazione non obbligatorio volto a fornire l’esperienza, la preparazione e le basi per ricoprire una determinata posizione lavorativa. Se rivolto a persone che hanno da poco conseguito una laurea, un diploma, un master o un altro titolo di studio, può essere definito anche tirocinio extracurriculare.

Possono accedere allo stage persone di qualsiasi età (a partire dai sedici anni) e in qualsiasi situazione lavorativa: chi ha conseguito da poco un titolo di studio e vuole specializzarsi, giovani alla ricerca del primo impiego, disoccupati, occupati che intendono cambiare professione o chiunque voglia specializzarsi in un determinato ambito. In particolare, lo stage si divide in tre categorie principali, che vediamo di seguito.

 

  • Stage formativo o di orientamento: della durata massima di sei mesi, è indicato per inserire nell’organico persone che vogliono formarsi e imparare una professione.
  • Stage di inserimento o reinserimento: ha una durata massima di dodici mesi ed è finalizzato a inserire nel mondo del lavoro chi non ha mai lavorato, o a reinserire chi è disoccupato da tempo.
  • Stage a favore di soggetti svantaggiati: ha una durata massima di dodici mesi (o ventiquattro, previa autorizzazione di un soggetto terzo competente) se la risorsa da inserire è una persona con disabilità.

Vediamo ora quali sono le procedure e le norme da seguire per inserire nel proprio organico risorse in stage.

Come assumere uno stagista: procedure e passaggi da seguire

Stage e tirocini rientrano nelle competenze autonome delle regioni, pertanto le procedure da seguire per avviare un contratto di tirocinio possono variare leggermente da una regione all’altra. Di seguito vediamo nel dettaglio quali sono i soggetti coinvolti, quali sono i diritti e i doveri delle parti e quali passaggi burocratici spettano al datore di lavoro per assumere uno stagista.

 

Soggetti coinvolti nel contratto di tirocinio

Per stipulare un contratto di stage, spesso chiamato anche contratto di tirocinio, devono essere coinvolti tre soggetti:

 

  • Stagista
  • Soggetto ospitante (azienda in cui viene inserito)
  • Ente promotore (terza parte con il compito di supervisionare l’andamento dello stage e di gestire gli aspetti amministrativi)

L’ente promotore è un soggetto terzo che deve essere individuato dall’azienda prima di avviare il rapporto di stage, e che ha l’obbligo di accertarsi che tutto quello che è stato stabilito nel contratto venga rispettato, attraverso controlli periodici e colloqui con la risorsa e con il tutor designato in azienda.

 

Pertanto, il primo dei passaggi necessari per assumere uno stagista è quello di individuare un ente promotore accreditato. L’elenco degli enti promotori è in genere disponibile nella sezione dedicata alla formazione e al lavoro del sito web di ciascuna regione.

 

Figura del tutor

Sia l’azienda che l’ente promotore devono nominare un tutor, ossia una persona responsabile di seguire la risorsa in stage durante il suo percorso. Mentre il tutor dell’ente promotore si occupa di supervisionare lo stage (rispetto del progetto formativo, acquisizione di competenze, presenze effettive), il tutor interno all’azienda deve seguire direttamente la formazione della risorsa, affiancandola nell’apprendimento delle mansioni e delle competenze previste.

 

Scegliere la figura del tutor è un passaggio importante per garantire che lo stage si svolga nel modo più efficiente sia per la risorsa che per l’azienda. L’ideale è individuare una persona con una discreta esperienza nel ruolo, che lavora già da un po’ nell’azienda e ne conosce la mission e i valori, e che è disponibile a dedicare del tempo a supportare la nuova risorsa.

 

Contratto di stage e attivazione

Lo stage è disciplinato da un contratto, chiamato contratto di stage o contratto di tirocinio, che deve essere firmato da tutte e tre le parti citate e deve rispettare quanto previsto dalle normative regionali. Dato che queste normative possono variare leggermente da regione a regione, puoi trovare informazioni più specifiche consultando il sito della tua regione o contattando il relativo centro per l’impiego.

 

Il contratto di stage si suddivide in due parti:

 

  1. convenzione: contiene gli aspetti normativi e burocratici che regolano il rapporto di stage e i dati legali dell’azienda ospitante e dell’ente promotore;
  2. progetto formativo individuale: contiene tutti i dettagli del percorso formativo, inclusi i nominativi dei tutor, la durata, l’eventuale rimborso, gli obiettivi formativi, le attività che verranno svolte e qualsiasi altra informazione che riguarda lo svolgimento dello stage.

In genere, è l’ente promotore a occuparsi di tutti questi aspetti burocratici, quindi non è un’incombenza che tocca direttamente all’azienda. In ogni caso ti è utile sapere quali sono i dati che vanno inclusi, in modo da verificare che tutti i requisiti siano stati rispettati prima di firmare il contratto e procedere con l’attivazione.

 

Una volta che tutte le parti hanno firmato il contratto, in qualità di azienda ospitante dovrai comunicare alla tua regione l’attivazione del tirocinio, generalmente per via telematica.

 

Documenti importanti

Oltre al contratto, ci sono altri documenti che l’azienda deve compilare durante o al termine del periodo di stage e consegnare poi all’ente promotore.

 

  • Registro presenze: ogni giorno lo stagista deve compilare un registro presenze in cui indica l’orario e le attività svolte. Il registro deve essere firmato dalla risorsa e dal tutor interno, prima di essere inviato (in genere una volta al mese, ma la frequenza può variare) al tutor dell’ente promotore per una verifica.
  • Attestato di competenze: questo documento va compilato dal tutor aziendale alla fine dello stage, e serve ad attestare le competenze effettivamente acquisite dallo stagista. Una volta compilato e firmato dall’azienda, dovrà essere inviato all’ente promotore per l’approvazione e la firma.
  • Proroga: nel caso venisse deciso di prorogare il tirocinio (qualora previsto dalla normativa), dovrà essere compilato il documento di proroga indicante la nuova durata del contratto, le motivazioni ed eventuali variazioni, che dovrà poi essere firmato da tutti e tre i soggetti coinvolti.

Tutti questi documenti vengono forniti dall’ente promotore all’inizio dello stage e devono essere restituiti allo stesso ente al termine per permetterne il riconoscimento.

 

Compenso e diritti dello stagista

Prima di attivare un contratto di stage, è utile conoscere i diritti e i doveri previsti dalla normativa per lo stagista, tra cui il compenso che gli spetta. Infatti, a differenza del tirocinio curriculare per il quale non è previsto alcun compenso, lo stage prevede un’indennità di partecipazione obbligatoria. Anche in questo caso, il compenso minimo è stabilito dalle normative regionali e non è uguale per tutte le regioni, ma generalmente il range può variare dai 300 agli 800 euro al mese.

 

Per le risorse assunte in stage non è previsto il versamento dei contributi ai fini pensionistici. Inoltre, lo stagista non matura ferie o permessi, ma l’azienda può decidere comunque di accordargli un periodo di vacanza o delle ore di assenza in caso di necessità, senza che questo influisca sul compenso mensile. In caso di malattia, lo stagista è tenuto ad avvisare l’azienda, ma non ha l’obbligo di presentare un certificato medico.

 

Per quanto riguarda gli aspetti assicurativi, l’ente promotore si occupa di garantire la copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e per la responsabilità civile verso terzi.

 

Sospensione o interruzione dello stage

In alcuni casi, è possibile che si renda necessario interrompere o sospendere un rapporto di stage. La sospensione può essere richiesta dallo stagista per gravi problemi di salute o per maternità, oppure dall’azienda per questioni organizzative, come una chiusura per ferie. Concluso il periodo di impedimento, è possibile riprendere lo stage e completare il periodo mancante.

 

L’interruzione comporta invece la conclusione anticipata dello stage, e può essere richiesta dallo stagista in qualsiasi momento e senza obbligo di giustificazione, oppure dall’azienda o dall’ente promotore per gravi e giustificati motivi.

 

Numero di stagisti che l’azienda può ospitare

Il rapporto di stage può essere vantaggioso sia per la risorsa assunta, che può imparare un lavoro e accumulare esperienza, sia per l’azienda che ospita la risorsa e che ha a disposizione una persona in più da formare secondo le proprie esigenze. Inoltre, lo stage può essere un’opportunità per trovare nuovi talenti da assumere nel proprio staff. Il numero di stagisti che l’azienda può assumere contemporaneamente è però limitato e varia in base al numero di dipendenti.

 

  • Da uno a cinque dipendenti: uno stagista
  • Da sei a diciannove dipendenti: due stagisti
  • Da venti dipendenti in su: fino al 10% del numero totale di dipendenti

Per ogni stagista dovrà essere nominato un tutor (può essere la stessa persona per massimo tre stagisti che lavorano nello stesso reparto), e l’azienda deve garantire a tutti di ottenere i requisiti previsti dal progetto formativo individuale.

 

Abbiamo visto come assumere uno stagista, quali sono le procedure da seguire e gli obblighi da rispettare. Se pensi che la scelta di inserire risorse in stage sia idonea per la tua azienda, non ti resta che intraprendere tutti i passaggi necessari per trovare l’ente promotore e la figura più adatti alle tue esigenze.

 

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