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Come assumere il primo dipendente: procedimento e aspetti principali

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Assumere il primo dipendente è un momento emozionante per qualsiasi professionista, perché significa che la propria attività sta crescendo ed è pronta a espandersi. Il processo però può preoccupare chi non ha dimestichezza con le assunzioni, perché ci sono molte questioni di cui tenere conto: come effettuare la selezione, che contratto applicare, come trovare la persona giusta e che adempimenti compiere, per esempio. In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande analizzando gli step da seguire per assumere il primo dipendente.

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Come decidere se assumere il primo dipendente

Assumere un dipendente è un passo importante e comporta una serie di obblighi per il datore di lavoro. Prima di decidere di effettuare un’assunzione bisogna quindi accertarsi di avere effettivamente la necessità di una persona da impiegare in modo stabile presso la propria azienda. Per farlo, può essere utile rispondere ad alcune domande preliminari, che vediamo di seguito.

  • Di quali attività dovrebbe occuparsi la risorsa: avere un’idea precisa di quali attività delegare permette di capire che genere di profilo cercare.
  • Quanto tempo impiegano queste attività in una giornata: questo aspetto è essenziale per capire se si necessita di una risorsa a tempo pieno o parziale. Se le ore di lavoro previste sono molto poche, può essere preferibile valutare forme di collaborazione diverse dall’assunzione.
  • Per quanto tempo ci sarà bisogno di una risorsa: capire se i compiti da delegare sono a lungo termine o riguardano solo un periodo di tempo serve a decidere se assumere una risorsa con un contratto subordinato o valutare altre tipologie di collaborazione.
  • Quanto può investire economicamente l’azienda: assumere personale comporta dei costi che vanno oltre lo stipendio (versamento dei contributi, tasse, assicurazione), ed è importante avere un’idea di quanto l’azienda può spendere per una risorsa prima di decidere per l’assunzione.

Se, dopo aver valutato la situazione, ci sono dei dubbi sull’effettiva necessità di assumere una persona con un contratto subordinato, l’azienda può prendere in considerazione l’ipotesi di farsi supportare da una risorsa freelance, almeno per un primo periodo, oppure valutare un contratto di collaborazione a progetto o in somministrazione con un’agenzia per il lavoro.

Se invece si riconosce la necessità e l’opportunità di assumere il primo dipendente, vediamo come impostare il processo di selezione, assunzione e inserimento della risorsa.

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Come assumere un dipendente: le fasi da seguire

Per assumere una risorsa è necessario seguire una serie di passaggi, che vanno dalla fase preparatoria fino all’inserimento effettivo in organico. In particolare, i passaggi che vedremo nel dettaglio sono:

  1. determinazione del profilo cercato
  2. ricerca e selezione
  3. assunzione e relativi adempimenti
  4. inserimento della risorsa in azienda

Per tutti questi passaggi è possibile richiedere il supporto di esperti esterni come consulenti del lavoro, agenzie per il lavoro, recruiter e head hunter specializzati nel profilo ricercato. Questo supporto può essere utile soprattutto per imprenditrici e imprenditori che non hanno dimestichezza con la gestione delle risorse umane, per evitare errori e ottimizzare i tempi del processo.

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1. Determinazione del profilo cercato

Il primo passo per assumere un dipendente è stabilire qual è il profilo di cui c’è bisogno. In base alla posizione che dovrà ricoprire, i punti da considerare sono:

  • che conoscenze e competenze deve avere;
  • quanta esperienza è necessaria per svolgere la mansione;
  • che competenze trasversali sono utili al ruolo;
  • quali requisiti sono indispensabili e quali sono preferenziali.

Dopo aver stabilito quali sono le caratteristiche del profilo ricercato, per preparare una job description completa è necessario tenere conto degli aspetti tecnici ed economici dell’assunzione:

  • orario di lavoro (full-time, part-time, su turni);
  • tipologia di contratto (CCNL di riferimento, mansione, inquadramento);
  • durata del contratto (anche indicativa);
  • eventuali benefit e vantaggi che l’azienda può offrire.

Tutti questi punti servono a trasmettere un’idea precisa di quello che l’azienda cerca e di cosa può offrire, per creare un annuncio di lavoro mirato ed efficace e farsi trovare dai candidati ideali.

2. Ricerca e selezione

L’annuncio di lavoro deve quindi essere pubblicato su tutti i siti più importanti, a partire dal sito dell’azienda e dalle piattaforme di ricerca di lavoro più utilizzate dai potenziali candidati, come Indeed. Nella pubblicazione dell’annuncio è importante indicare in modo chiaro come inviare la propria candidatura, per non rischiare di perdere curriculum importanti.

Il processo di selezione procede quindi con lo screening delle candidature ricevute, sulla base dei requisiti stabiliti. Una volta ottenuto un certo numero di potenziali candidati, è il momento di organizzare i colloqui conoscitivi. Il colloquio può essere un momento determinante per individuare la risorsa più adatta, ed è importante porre le domande giuste per capire quali sono i punti di forza e le aspettative del candidato o della candidata.

A volte un colloquio non è sufficiente, e può essere necessario convocare le risorse più in linea a un secondo colloquio che entri più nel dettaglio del ruolo da ricoprire. Una volta individuata la risorsa da inserire, prima di tutto è necessario inviarle una proposta di assunzione chiara, con tutti i dati del contratto e della mansione, inclusi eventuali benefit. Se la risorsa accetta, si può quindi procedere all’assunzione vera e propria.

3. Assunzione e relativi adempimenti

Assumere il primo dipendente richiede una conoscenza delle normative che regolano il lavoro subordinato in Italia. In caso di dubbi è consigliabile rivolgersi a un professionista o a un’associazione di categoria.

Di seguito vediamo quali sono i dati necessari per stipulare un contratto di lavoro subordinato:

  • CCNL di riferimento, da individuare sulla base dell’attività prevalente dell’azienda;
  • inquadramento e retribuzione, in base al CCNL, più eventuali bonus o benefit;
  • durata del contratto (se non è a tempo indeterminato);
  • durata del periodo di prova;
  • orario e luogo di lavoro;
  • dati dell’azienda e del dipendente.

Per stipulare il primo contratto, l’azienda deve prima aprire una posizione contributiva presso l’INPS e una posizione assicurativa presso l’Inail. È possibile contattare direttamente questi due istituti per avere informazioni su come procedere, oppure farsi assistere da un consulente del lavoro, da un’associazione di categoria o da altri professionisti esterni.

Il contratto dovrà essere firmato dal datore di lavoro e dalla risorsa assunta. A questo punto, il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare in via telematica l’assunzione al Ministero del lavoro o al servizio per l’impiego della regione di appartenenza, seguendo le procedure previste dalla tipologia di contratto. Il contratto diventerà effettivo solo dopo l’invio delle comunicazioni obbligatorie, quindi è importante completare questi adempimenti prima della data di avvio della collaborazione.

4. Inserimento della risorsa in azienda

Quando tutti gli adempimenti burocratici sono conclusi, è il momento di accogliere il primo dipendente in azienda. Far sentire a proprio agio la risorsa è sicuramente il modo migliore per iniziare un rapporto di collaborazione proficuo e duraturo. Ecco quali sono gli aspetti a cui prestare attenzione durante questa fase iniziale.

  • Presentazione dell’azienda: per prima cosa, è importante spiegare alla risorsa nel dettaglio di cosa si occupa l’azienda, com’è nata, qual è la sua mission, i valori e gli obiettivi aziendali da perseguire, oltre a presentare eventuali altri collaboratori o soci.
  • Spiegazione del ruolo: un altro aspetto essenziale è spiegare in modo chiaro ed esaustivo al dipendente le mansioni di cui si occuperà, rispondendo anche a eventuali dubbi o domande. Per i primi tempi, può essere utile prevedere un periodo di affiancamento per aiutare l’inserimento.
  • Spiegazione delle politiche e del regolamento aziendali: presentare il regolamento aziendale e spiegare da subito le politiche interne è un altro punto fondamentale per permettere alla risorsa di inserirsi nell’organico.
  • Formazione: in base al tipo di contratto e al ruolo della persona assunta può essere necessario un periodo di formazione teorica o sul lavoro per completare il processo di onboarding.

L’inserimento iniziale è un momento molto importante specie quando si assume il primo dipendente. Aiutare la risorsa a sentirsi a proprio agio e accettata è compito del datore di lavoro, a maggior ragione in un contesto in cui non ci sono altri dipendenti che possano supportarla, ed è il modo migliore per creare un rapporto lavorativo efficace.

Assumere il primo dipendente è un momento molto emozionante per un’imprenditrice o un imprenditore. Seguire tutti i punti visti in questo articolo può aiutare a gestire il processo in modo efficace e a inserire nella propria azienda una risorsa affidabile con cui iniziare una collaborazione proficua.

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