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Politiche retributive: cosa sono e come pianificarle strategicamente

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Avere delle politiche retributive accattivanti, oggi più che mai, è un fattore determinante per differenziarsi dai competitor e proiettare l’azienda verso il successo. Un potente strumento strategico che aumenta la soddisfazione dei dipendenti e la produttività, oltre che l’attrazione e la retention dei talenti.

In questo articolo approfondiremo:

  • che cosa sono le politiche retributive e perché sono importanti;
  • gli obiettivi della politica retributiva;
  • cosa includere nelle politiche retributive.

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Politiche retributive: che cosa sono

Le politiche retributive sono l’insieme delle decisioni e delle pratiche che portano a determinare la totalità delle retribuzioni dei dipendenti. Non solo lo stipendio base, quindi, che deve rigorosamente essere a norma di legge, ma anche eventuali bonus, incentivi e benefit, non necessariamente monetari, che l’azienda offre ai propri dipendenti. Le politiche retributive, che vanno stabilite in linea con la strategia aziendale e con gli obiettivi a lungo termine dell’impresa, possono essere di diversi tipi:

  • Retribuzione fissa: uno dei primi aspetti che viene valutato da chi è alla ricerca di un lavoro subordinato, consiste nello stipendio fisso da erogare alla fine del mese.
  • Retribuzione variabile: è quell’insieme di bonus monetari che genericamente sono associati alla produttività dei dipendenti e ai risultati ottenuti.
  • Retribuzione non monetaria: per poter essere considerata valida, questa retribuzione deve obbligatoriamente associarsi alla retribuzione fissa e corrisponde a tutti i benefit di natura non economica che ricevono i lavoratori, come l’auto aziendale, i fondi pensionistici, i buoni pasto o convenzioni esclusive.
  • Opportunità di carriera: comprende la possibilità di accedere a promozioni graduali per migliorare la propria posizione lavorativa, e offrire opportunità di crescita personale e professionale tramite corsi o altre iniziative di sviluppo.
  • Servizi integrati: l’azienda mette a disposizione servizi per agevolare i propri dipendenti, come asili interni, sale svago, aree relax, palestra, parcheggio e mensa.

Di solito le aziende propongono una combinazione di tutte le forme di retribuzione in un sistema definito total reward, cosa che costituisce un’ottima strategia aziendale per fidelizzare i dipendenti e impedire frequenti turnover del personale.

Le tre azioni della politica retributiva

Per poter attivare una politica retributiva adeguata è necessario seguire tre azioni fondamentali applicando una strategia mirata. Tali azioni sono definite spesso con il loro termine inglese: retention, engagement e appeal. Vediamo qui di seguito in cosa consistono.

Retention (trattenere)

Un’azienda che compie un’azione di employee retention riconosce le competenze dei suoi dipendenti e fa in modo di incentivarli a restare offrendo una retribuzione superiore rispetto alla media del settore in cui opera. Tramite quindi uno stipendio più corposo, benefit e premi di produzione l’azienda si garantisce la fedeltà dei suoi dipendenti, che non andranno a cercare lavoro altrove, evitando così di perdere competitività rispetto alle aziende concorrenti.

Engagement (motivare)

La motivazione non è data solo da uno stipendio adeguato alle capacità dei dipendenti. Anche il fattore umano contribuisce a tenere in piedi un’azienda al di là del mero lato economico. Di conseguenza è necessario motivare i dipendenti fornendo loro un ambiente di lavoro sano e sicuro sotto tutti gli aspetti. Ciò può essere possibile instaurando un clima positivo, in cui vigono libera comunicazione, fiducia e team working, ma anche riconoscimenti, opportunità di crescita professionale e un buon equilibrio tra vita lavorativa e vita privata.

Appeal (attrarre)

Attrarre nuovi talenti e incentivarli a restare, questi gli obiettivi di una politica retributiva strategica. Ma una volta pianificata, è necessario comunicarla con job posting adeguatamente strutturati, in cui emerga in modo trasparente ciò che l’azienda ha da offrire. La brand reputation è parte attiva del fattore appeal. Un’azienda composta da dipendenti soddisfatti delle proprie mansioni, della retribuzione e del clima generale sarà di per sé più attraente per chi è in cerca di un’opportunità, e ciò si rivela particolarmente importante quando le figure che stiamo cercando sono difficili da reperire ma cruciali per la performance aziendale.

Punti chiave di una buona politica retributiva

La volontà di attuare una politica retributiva capace di attrarre, motivare e trattenere spesso si scontra con esigenze di budget restrittive. Tuttavia, è importante ricordare che ogni azienda è diversa per obiettivi e dimensioni, ciò che può essere offerto da alcuni può non essere indispensabile per un altro, anche se nel nostro stesso settore. Ogni azienda, piccola o grande che sia, può trovare i suoi punti di forza ed elaborare politiche retributive incentivanti. Di seguito alcuni consigli pratici per fare una valutazione attenta delle proprie risorse e di cosa offrire.

Studio dell’economia aziendale interna

Il primo step è esaminare l’andamento economico della propria azienda per capire che tipo di investimenti possono essere fatti per creare un pacchetto retributivo in linea con i nostri obiettivi a breve e lungo termine.

Indagini salariali

Dette anche salary benchmarking, sono indagini sugli stipendi medi di determinate aree di lavoro all’interno di uno specifico confine geografico. Grazie ai dati ottenuti, le imprese possono giocare d’anticipo sulla concorrenza pianificando e proponendo retribuzioni competitive sia ai propri dipendenti che ai futuri candidati.

Pianificazione delle quote retributive

Le quote retributive possono essere calibrate tra retribuzione fissa, il cui minimo è fissato dal CCNL tramite la paga base e i livelli di impiego, e la retribuzione variabile, decisa in gran parte dall’azienda. C’è la possibilità che certe forme di retribuzione alternativa, ad esempio il welfare annuale, siano imposte per legge, pertanto è necessario prestare attenzione alle comunicazioni ministeriali tramite gli uffici del lavoro.

Feedback aziendale

Si tratta di un metodo a doppio filo che, se ben utilizzato, permette all’azienda una migliore pianificazione del sistema retributivo. È possibile raggiungere tale obiettivo ascoltando il parere dei propri dipendenti circa la loro situazione lavorativa attraverso dei questionari o con un dialogo aperto.

Pianificazione del welfare aziendale

Per fare in modo che ci sia un solido equilibrio in azienda, è buona norma favorire un bilanciamento tra la vita lavorativa e quella privata dei dipendenti, andando loro incontro ove possibile in caso di esigenze particolari. Esistono svariati sistemi per garantire questa possibilità, ma i più diffusi sono:

  • Contratto part-time: nel caso richiesto, permette ai dipendenti di ridurre le ore lavorative o concentrarle in alcuni giorni o segmenti della giornata.
  • Lavoro flessibile: la possibilità di variare gli orari di lavoro a seconda degli impegni familiari.
  • Lavoro ibrido: un sistema organizzativo che permetta di lavorare da casa per alcuni giorni a settimana. Un compromesso tra le esigenze aziendali e personali.
  • Smart working: dove il lavoro viene svolto totalmente da remoto.

Queste modalità di lavoro sono elementi di grande appeal sia fra i dipendenti già presenti che nell’ottica di una strategia di talent acquisition, e dimostrano che l’azienda non valuta i propri dipendenti solo per il tempo trascorso sul luogo di lavoro ma che tiene al loro benessere fisico e mentale.

Pianificazione di altri incentivi

Anche incentivi non strettamente correlati alla retribuzione economica e alla professione dei dipendenti possono essere inclusi nel pacchetto di total reward ed essere un valore aggiunto utile e apprezzato. Fra questi, ad esempio:

  • Buoni spesa;
  • Buoni pasto;
  • Buoni benzina;
  • Convenzioni sanitarie con strutture private o associazioni a livello regionale o nazionale;
  • Premi di produzione da elargire al raggiungimento di un determinato obiettivo.

Questo tipo di incentivi sono senza dubbio i più versatili e alla portata di qualsiasi azienda. Gli stessi prodotti o servizi che essa offre possono essere usati per ricompensare i dipendenti, in forma di regalo o con sconti vantaggiosi.

Per concludere, le politiche retributive rappresentano uno strumento estremamente potente per attrarre, motivare e trattenere valide risorse all’interno di un’azienda. Per elaborarle in modo che si bilancino budget e appeal dell’offerta, è necessario fare un’analisi approfondita del mercato del lavoro tramite ricerche retributive, capire le esigenze dei dipendenti e valutare le capacità finanziarie dell’azienda. In questo modo le politiche retributive non saranno un costo ma un’opportunità per aumentare la soddisfazione e la motivazione dei dipendenti, costruendo una cultura aziendale solida e un ambiente di lavoro positivo, elementi essenziali per il successo e la crescita di qualsiasi impresa.

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